Terra e ambiente

Il ciclo delle rocce

Montagne dell'Alto Adige

Le Dolomiti sono delle montagne che si trovano nel parco naturale Puez-Odle, nel Trentino-Alto Adige (Italia). Immagine: Wolfgang Moroder/Wikimedia Commons, licenza CC)

Cos'hanno in comune un sassolino che si trova sulla riva del fiume, la sabbia nel parco giochi, il granito dei cordoli delle strade e le ardesie che coprono il tetto delle vecchie case? Tutte queste rocce hanno una storia, e a volte queste sotrie si intrecciano.

Con gli stessi minerali, che provengono ad esempio dalle viscere della Terra o da residui di esseri viventi come il calcare, si formano diversi tipi di roccia.

Il ciclo delle rocce

Il ciclo delle rocce. Illustrazione: Redazione SimplyScience.ch, immagine originale: Siim Sepp/Wikimedia commons, licenza CC

I graniti presenti nel cuore delle Alpi si sono formati con il lento raffreddamento del magma terrestre e sono rocce magmatiche (il massiccio del Monte Bianco ne è un esempio). Anche le rocce vulcaniche sono rocce magmatiche ma il loro raffreddamento è stato molto rapido. Con la formazione delle Alpi i graniti formatisi in profondità compaiono in superficie con le altre rocce.

A causa del freddo, del vento e di altri fattori le rocce si rompono e sbriciolano, e in questo modo le montagne si erodono. Le rocce si trasformano in ciottoli più o meno grossi, sabbia o argilla sempre più fine. Tutto questo materiale viene trasportato e depositato, ad esempio, sul fondo di un lago o sul fondo del mare formando i cosiddetti sedimenti. Dopo milioni di anni, sotto il peso dei tanti strati che si accumulano, i sedimenti si compattano, si induriscono e diventano rocce chiamate rocce sedimentarie. È il caso ad esempio dell’arenaria, che è una sabbia cementata.

A causa dei movimenti tettonici a volte le rocce provenienti dall'interno della Terra vengono portate in superficie o, al contrario, le rocce che si trovano in superficie vengono spinte in profondità. Durante il percorso vengono schiacciate da forze lente ma enormi e si deformano un po' come la plastilina. Sotto l'effetto delle forti pressioni e del calore le rocce si metamorfizzano e sono quindi chiamate rocce metamorfiche. Ecco come l'argilla si trasforma in ardesia.

Nelle zone di collisione, quando una placca tettonica si infila sotto l'altra, le rocce sono spinte ancora più in profondità nelle viscere della Terra. Sottoposte ad un calore intenso si rifondono completamente e si mescolano con il mantello terrestre.

E il ciclo ricomincia...

Per ricostriure la storia delle rocce i geologi preparano quelle che chiamano sezioni sottili. Osservando i minerali possono scoprire se si sono deformate e come.

E per i buongustai un'analogia "gustosa". Puoi immaginarti le rocce magmatiche come dello zucchero candito, i sedimenti come zucchero in polvere, le rocce sedimentarie come zollette di zucchero, e le rocce metamorfiche come del caramello.

Con il nostro esperimento puoi provare tu stesso a creare delle montagne e delle rocce (non commestibili).

Creato: 01.09.2015
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