Diari scientifici

Una gita da campioni!

Immagine: 4aC Biasca

La classe 4aC di Biasca, alias l'equipaggio Discovery49, capitanato dalla maestra Ilaria Greco, si è aggiudicata il primo posto al Concorso per le classi del 2025. Come premio, la classe ha scelto di trascorrere una giornata entusiasmante al Technorama di Winterthur alla scoperta della scienza e della tecnica. Una vera avventura che ha incluso pure sei ore di viaggio in treno tra andata e ritorno dal Ticino!

Giovedì 12 giugno alle 6:40 ci siamo trovati in stazione per andare al Technorama! La gita di oggi altri non è che la concretizzazione del nostro primo premio vinto con il fantastico concorso di SimplyScience! 

Per raggiungere il Technorama abbiamo dovuto prendere tre treni: il primo fino a Bellinzona, poi da Bellinzona a Zurigo, infine da Zurigo a Oberwinterthur. Una volta arrivati in stazione ci siamo avviati a piedi verso il Technorama. Siamo approdati allo Swiss Science Center alle 10. 

In seguito una “persona in blu” (gli addetti del Technorama) ha detto alla maestra di entrare a prendere i biglietti. Poco dopo la maestra è tornata con i braccialetti per l’entrata, li abbiamo indossati e siamo entrati. Abbiamo depositato gli zaini e ci siamo divisi in tre gruppi da 6 o 7 allievi/e. Così ogni gruppo è andato a visitare zone diverse del centro. 

Ecco cosa abbiamo visitato… 

Immagine: 4aC Biasca

Gruppo 1: dalle illusioni ottiche al fascino dell'atmosfera

  • Il mondo della mente: 
    • abbiamo visto tante illusioni ottiche, come ad esempio un ponte all’interno di un cilindro che ruotava ed era difficile stare in equilibrio; 
    • c’era una casa dove cambiavano le prospettive: in un angolo sembravi più piccolo e nell’altro sembravi un gigante! 
    • Un’altra casa, che chiamavamo “di Micheal Jackson”, era inclinata ed era tutto storto, persino le tende; 
    • c’erano delle zone dove salire con una scaletta ed entrare dentro a dei buchicon la testa. Si potevano vedere le teste anche di altre persone e chi restava “fuori” poteva vedere l’interno su uno schermo; 
    • percezione del corpo: su un tapis roulant cambiava la velocità con cui si camminava se si tenevano gli occhi aperti o chiusi; 
    • vari effetti ottici con specchi e altro, come la molla che non si riusciva ad afferrare anche se sembrava molto vicina; 
    • zone dedicate ai colori con vari esperimenti; 
    • esperimenti di equilibrio rimanendo su un piede solo mentre si osservare un telo a righe che oscillava.

Immagine: 4aC Biasca

  • Un altro tema era legato ai fenomeni atmosferici: 
    •  c’era un tornado di vapore e uno di fuoco, dove abbiamo anche imparato il concetto di “occhio del ciclone”; 
    • un’altra postazione aveva delle gocce d’acqua che scendevano dal soffitto ed entravano dentro a dei tubi amplificati e venivano così prodotti diversi suoni; 
    • si potevano creare delle bolle di sapone enormi; 
    • ci siamo sdraiati su un letto di sabbia che oscillava; 
    • cristalli liquidi che simulano l’occhio del ciclone; 
    • le foto con il vento in faccia (è stato molto divertente);  
    • stanza del ghiaccio dove “sciogliere” la propria ombra;  
    • simulatore delle onde del mare; 
    • varie postazioni dedicate al moto delle biglie; 
    • creare una nuvola a forma di ciambella premendo tutti insieme un “gommone” dal cui centro usciva del vapore. 
  • C’era inoltre un’altra zona dedicata al suono: le postazioni simulavano la batteria, la tromba, la chitarra, lo xilofono. E molto altro ancora! 

Immagine: 4aC Biasca

Gruppo 2: perché si muove?

  • al pian terreno c’era una zona dedicata al magnetismo e alle forze: 
    • una postazione prevedeva una sfida a rimanere seduti in una certa posizione mentre il sedile girava, per sperimentare la forza centrifuga; 
    • c’erano giochi di magnetismo con palline “volanti”; 
    • scale per creare elettricità tramite il movimento sulle scale;  
    • due magneti che bisognava cercare di avvicinare tra loro, ma non era possibileperché si respingevano; 
    • postazione dove caricarsi di elettricità statica; 
    • esperimenti di caduta libera con una rete; 
    • esperimenti di corrente in aumento da provare sulla propria pelle; 
    • esperimenti di impronte con i “chiodini”; 
    • postazioni dove sperimentare la forza con dei tubi; 
    • da un imbuto-pendolo scendeva la sabbia e il disegno che creava mostrava l’oscillazione del pendolo; 
    • pedana che girava, ci si teneva con il monopattino, se si stava al centro si girava velocissimo, ma se ci si allontanava si andava più lentamente. 
  • C’era anche il mondo del legno, con dei percorsi per le biglie e vari giochi di meccanica. 

Immagine: 4aC Biasca

Gruppo 3: dai fulmini ai topolini

  • partenza al piano 2. Ecco cosa abbiamo visto: 
    • Esperimento con l’elettricità usando una sfera con “fulmini” al suo interno: toccandolo con le dita, questi piccoli fulmini arrivavano fino alle dita dal centro della sfera. Il nostro corpo è in grado di attrarre l’energia della sfera, che si trasferiva a noi. Inoltre se si toccava un compagno si conduceva l’elettricità, prendendo la scossa. La “persona in blu” che ci ha assistito ha preso una lampada neon: con questa toccava la luce e la sfera, caricandola di energia. Il neon si accendeva quando veniva appoggiato alla sfera, ma si accendeva unicamente fino a dove veniva tenuto in mano. 
    • Esperimento con il vento: all’interno di una struttura a forma di igloo si veniva confrontati con forti folate di vento, direttamente sul viso. Il dispositivo scattava delle foto di ogni visitatore mentre “subiva” le folate di vento. La foto è la prova che con la forza del vento si può spostare qualcosa, in questo caso i nostri capelli! 

Immagine: 4aC Biasca

  • Siamo in seguito scesi al piano 1, dedicata ai fenomeni atmosferici e al suono: 
    • esperimento con il tornado: con una luce si poteva illuminare una parte del tornado; 
    • conduzione del suono e della vibrazione: appoggiando i gomiti su una superficie, con le dita nelle orecchie, si potevano sentire dei suoni. In un’altra zona era possibile sentire la musica attraverso la bocca con una cannuccia attorno ad un filo di ferro; 
    • c’erano varie postazioni dove poter provare vari strumenti diversi dal solito, con suoni e forme particolari; 
    • esperimento con l’ombra: bisognava correre intorno a un palo da cui scattava un flash dopo alcuni secondi. Dopo il flash, l’ombra veniva “immortalata” sullo sfondo verde della stanza (sfondo retroilluminato). A dipendenza della distanza del flash, l’ombra era più nitida o sfocata; 
    • un’enorme matita colorata: verso il soffitto c’era una grandissima matita colorata rossa (con marca e codice) che passava all’interno di due dadi, anche se non sembrava possibile che potesse farlo. 
  • Infine abbiamo visitato anche una parte del pian terreno, dedicata soprattutto alla biologia: 
    • Vaschetta con i tappi: all’interno di un piatto rotondo c’erano degli insetti decompositori e piccole carcasse di animali (come ad esempio un topo). Con una manopola si poteva accelerare il tempo oppure tornare indietro nel tempo, per vedere come avviene la decomposizione. 

Scoperte all'aria aperta

Alle 11:45 ci siamo tutti quanti ritrovati al deposito zaini, per poi andare al ristorante. Infatti la nostra gita prevedeva un ricco menù, sempre offerto da SimplyScience insieme all’escursione di oggi. 

Il menù prevedeva insalata mista, chicken nuggets, patatine fritte e gelato. Che bontà! 

Immagine: 4aC Biasca

Dopo pranzo abbiamo recuperato gli zaini e ci siamo diretti alla zona esterna del Technorama. Il parco infatti ha diverse zone con esperimenti, curiosità, giochi e molto altro! 

Ci siamo messi la crema da sole, abbiamo lasciato i nostri zaini al punto di ritrovo e siamo partiti tutti in esplorazione! Ecco cosa c’era di straordinario: 

  • un’altalena circolare, che girava attorno ad un cono alto diversi metri; 
  • un nebulizzatore d’acqua: il congegno aveva un timer e quando era il momento c’erano due grosse conche verticali che rilasciavano acqua nebulizzata. Era una sensazione fantastica, soprattutto in una giornata calda come quella! Quando si entrava nelle goccioline d’acqua, sembrava proprio di essere all’interno di una nuvola… e non si vedeva a un palmo dal naso! 

Immagine: 4aC Biasca

  • Un enorme ponte-passerella: salendo le scale, sempre più su, si arrivava in cima a questo ponte. Era talmente alto che era possibile sentire le oscillazioni del pontile.Inoltre a un certo punto veniva rilasciata dell’acqua che cadeva in basso e poi schizzavain alto, verso chi si trovava ancora sul punte! 
  • Fontane e spruzzi: c’erano due aree dove era possibile bagnarsi completamente. La “giostra” con gli spruzzi era molto divertente! Siamo però stati attenti a non bagnarci completamente, dato che successivamente ci avrebbero atteso tre ore di viaggio con possibile aria condizionata… Chi di noi si era un po’ bagnato, si è potuto asciugare con le “cabine-phon”. 
  • Diversi percorsi, sentierini e ponticelli da esplorare e molto altro! 

Verso le 14:15 siamo rientrati nel centro e ci siamo diretti a due postazioni presenti al pian terreno: 

  • una mongolfiera dove potevamo sperimentare l’eco e il riverbero del suono; 
  • una piattaforma da cui fuoriusciva dell’aria, con degli enormi teli colorati che seguivano il movimento del “vento” e si avvolgevano intorno a noi. 

Visto il grande desiderio di alcuni di noi, allievi e allieve, di vedere o rivedere alcune postazioni della mattina, siamo tutti quanti ritornati al primo piano, quello dedicato alla mente e ai fenomeni atmosferici. Abbiamo girato liberamente, condividendo con i compagni e le compagne gli esperimenti più curiosi, divertenti e sbalorditivi. 

Quando ci si diverte il tempo vola, quindi alle 15 siamo tornati al deposito zaini. Abbiamo recuperato i nostri averi e abbiamo salutato il Technorama. A passo sicuro siamo ritornati alla stazione di Oberwinterthur. Per tornare abbiamo preso ben quattro treni: il primo fino a Zurigo, il secondo fino ad Arth-Goldau, il terzo fino a Bellinzona ed infine l’ultimo per Biasca. 

In alcuni cambi avevamo proprio poco tempo per raggiungere il binario, quindi in alcune occasioni abbiamo corso veloci come leprotti! 

 

Il viaggio di ritorno

Il viaggio di ritorno è andato molto bene e senza intoppi e siamo infine giunti alla stazione di Biasca alle 18:07. C’erano le nostre mamme e i nostri papà ad attenderci, che non vedevano l’ora di ascoltare i nostri resoconti della giornata. 

È stato molto divertente ed entusiasmante condividere questa giornata tutti insieme, una giornata speciale, diversa, sbalorditiva, all’insegna della scienza! 

Ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno condiviso questo fantastico viaggio scientifico insieme a noi e un grandissimo GRAZIE a SimplyScience per averci guidato in missione e regalato quest’indimenticabile avventura! 

Fonte: Team equipaggio Discovery49 – 4aC Biasca 
Capitano Ilaria 

Ultima modifica: 02.07.2025
Creato: 04.07.2025
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