La musica si può descrivere con i numeri e ha sempre qualcosa a che fare con le proporzioni tra le cifre. Numeri nella musica? Ma certo! Da un lato abbiamo il tempo, che fa sì che un brano segua uno schema che si può contare con la massima precisione: quattro tempi durano esattamente il doppio rispetto a due tempi.
Anche le note hanno una durata precisa: esiste la nota, la minima (1/2), la semiminima (1/4), la croma (1/8), la semicroma (1/16).
Inoltre anche gli intervalli tra i singoli toni si possono esprimere in numeri: nell’ottava (la classica sequenza Do-Re-Mi-Fa-So-La-Si-Do delle lezioni di musica), il tono superiore vibra sempre con frequenza doppia rispetto al tono inferiore, pertanto il rapporto di frequenza tra i due toni è 2:1.
Non vogliamo rendere la cosa troppo complicata, ma un fatto è certo: tutto ciò che ascoltiamo si può descrivere con una funzione matematica. E ciò che risuona armoniosamente nelle nostre orecchie spesso corrisponde a modelli matematici.