L’obiettivo degli attacchi informatici è rubare, modificare o distruggere dati e informazioni per trarne profitti. Con le informazioni rubate, i ladri di dati possono accedere diret tamente a carte di credito e conti bancari oppure ricattare le persone per farsi trasferire il denaro. Possono rubare identità e fare acquisti online a nome e a spese delle loro vittime oppure inviare spam di massa per arrivare ad ulteriori dati preziosi. Infine, possono vendere i dati rubati ad altri criminali sulla darknet (la parte di Internet non accessibile tramite i motori di ricerca o i browser comuni).
Spionaggio e manipolazione
Gli attacchi informatici causano ingenti danni a imprese, autorità e privati. Spesso sono diretti anche contro infrastrutture critiche, provocando ad esempio l’interruzione dell’alimentazione elettrica o paralizzando per giorni gli ospedali, con gravi conseguenze per le pazienti e i pazienti. Non è sempre una questione di soldi: talvolta dietro ai ciberattacchi si nascondono stati nemici, che si ingegnano per spiarsi a vicenda o per manipolare le elezioni.
Software malevoli: virus, worm e trojan
Malware è il termine generico per indicare i programmi informatici dannosi. Tra questi vi sono i virus (che spesso si nascondono negli allegati e si attivano non appena vengono aperti), i worm (che si autoreplicano) e i trojan (che si camuffano da programmi utili). Gli exploit individuano le vulnerabilità di sicurezza e le sfrut tano per introdurre un codice dannoso: questo riesce meglio se il software non è aggiornato. I keylogger leggono e registrano di nascosto tutto ciò che viene digitato sulla tastiera
Malware: vie di infezione e danni
I malware vengono introdotti di nascosto nei sistemi informatici tramite allegati di e-mail, download, siti web manipolati, chiavette USB o link dubbi, al fine di spiare, cancellare o criptare file e paralizzare interereti.
Ransomware: ricatto attraverso la crittografia di dati
I ransomware sono estremamente perfidi: gli aggressori bloccano i file o spengono interi sistemi – e poi chiedono un riscatto per sbloccarli nuovamente. Chi non paga rischia che i suoi dati vengano pubblicati sulla darknet