Il suo scopo è quello di utilizzare le leggi speciali del mondo subatomico, il mondo delle particelle più piccole. Queste leggi non hanno alcun senso nella nostra vita quotidiana. Per noi un oggetto o c’è o non c’è. Nel mondo dei quanti, invece, le particelle possono essere qui e contemporaneamente in molti altri luoghi oppure assumere caratteristiche opposte nello stesso momento. Come questo sia possibile va ben oltre la nostra immaginazione.
Il mondo dei computer «normali» è binario, vale a dire che è composto soltanto da zeri e uno. I nostri PC traducono tutte le informazioni in bit. Un bit può avere solo due valori: 1 (la corrente scorre) e 0 (la corrente non scorre). I computer quantistici invece funzionano con i qubit (bit quantistici), che – come le microparticelle – possono trovarsi contemporaneamente nello stato 1 e 0. E anche in un numero infinito di stati intermedi. Per questo motivo il computer quantistico può (in teoria) eseguire in contemporanea un numero enorme di fasi di calcolo, che i supercomputer dovrebbero eseguire uno dopo l’altro. Il fisico Rolf Allenspach, dell’istituto di ricerca IBM di Rüschlikon, spiega cosa significa: